ILLUSTRAZIONE

Disegno e illustrazione nei secoli

Illustrazione: cos’è?

Fin da bambini siamo sempre stati attratti dalle immagini che raffigurano e completano il mondo che ci circonda, a volte trasformandolo, regalandone letture creative e imprevedibili.

Il disegno e le illustrazioni non fanno parte solamente del mondo contemporaneo; essi infatti sono stati adottati fin dall’uomo primitivo come mezzo espressivo. Dalle pitture rupestri dei nostri più lontani antenati fino alla moderna Era della Digitalizzazione, le immagini hanno avuto continuamente un ruolo centrale nella comunicazione umana.

Non è facile dare una definizione di illustrazione, attenendoci ai testi ufficiali: “le immagini delle parole scritte” (Vocabolario Enciclopedico Treccani). Possiamo dire che l’illustrazione è un insieme di segni grafici che viene commissionata al fine di chiarire, spiegare e arricchire il significato di un testo.

Intuiamo che l’illustrazione non ha solo un banale funzionamento estetico: non si limita a replicare in immagini il testo a cui è affiancata, ma ha un ruolo di valore, offre visioni alternative, suggerisce interpretazioni inattese e diventa così a sua volta “indipendente”.

Attraverso linee, forme e colori, l’illustrazione efficace rivela al suo osservatore, attraverso il linguaggio visivo, dettagli sensibili altrimenti non intuibili.

L’importanza dell’illustrazione: hai 3 secondi

L’illustrazione in qualsiasi settore deve avere un requisito fondamentale: l’originalità per suscitare interesse e, nel business, per poter distinguere una realtà aziendale dalle altre.

Quanto tempo ho per catturare l’attenzione? Meno di 3 secondi. L’importanza di proporre un’illustrazione efficace è dunque presto chiarita.

Nel marketing abbiamo l’obbligo di utilizzare delle illustrazioni di qualità, il cui impiego sia mirato a rappresentare la storia aziendale, a spiegare i passaggi per l’uso del tuo prodotto, o ancora a chiarire il funzionamento del tuo servizio. L’immagine deve risultare sempre accattivante.

Occorre avere delle idee vincenti per coinvolgere il cliente già fidelizzato o futuro, per incentivarlo verso l’acquisto di un articolo o la fruizione di un servizio. L’impatto visivo è da sempre fonte d’ispirazione per chi ti nota, per chi ti guarda e ti giudica.

In questi casi, è ovvio che la qualità del design e delle immagini proposte deve essere alta e deve rappresentare la brand identity aziendale (l’identità del marchio).

COMUNICAZIONE VISIVA OGGI

Tecniche contemporanee: la grafica digitale

Grafica vettoriale vs. grafica raster

Le immagini digitali si dividono in due gruppi, vettoriali e raster (o bitmap). Vediamo subito le differenze.

Le immagini vettoriali hanno un principale grande vantaggio: non perdono qualità se ridimensionate. Questo è possibile perché gli elementi vettoriali sono composti da un insieme di punti, linee e curve che si “rigenerano” grazie ad equazioni matematiche e sono, per questo motivo, indipendenti dalla risoluzione. Grazie a questa flessibilità pressoché illimitata, sia che si parli di riduzioni, sia di ingrandimenti, vengono usate per sviluppare loghi, icone, grafica di packaging, illustrazioni digitali e via dicendo.

Radicalmente diversa è la situazione per le immagini raster (o immagini bitmap). Un tipico esempio è la fotografia, proprio perché ogni immagine bitmap è composta da una griglia di pixel. Abbiamo già sperimentato tutti nella nostra vita la vista di un’immagine sgranata, ciò di scarsa qualità o “pixelata”. Capiamo quindi che la debolezza principale delle immagini raster è proprio la limitazione in termini di risoluzione. D’altro canto, la quantità di dettagli presenti in un’immagine raster non è comparabile alle immagini vettoriali.

Come scegliere allora a quale tipo d’immagine digitale affidarsi? Dipende tutto dall’obiettivo finale in base al target (cliente tipo), all’emozione che vogliamo suscitare e all’azione che spingiamo a fare. Per illustrare un libro per bambini possiamo scegliere di sviluppare in vettoriale, mentre per ingolosire il tuo cliente al ristorante sarà opportuno usare una fotografia, dunque un immagine bitmap di una bella pizza fumante.

Il programma più utilizzato per la grafica vettoriale è Adobe Illustrator, mentre per le immagini raster è Adobe Photoshop. Quest’ultimo è il più gettonato per manipolazioni di foto e sviluppo di fotomontaggi, ottimi metodi d’impatto per aumentare l’interesse e la curiosità in ambito pubblicitario.

NOI SIAMO PRONTI, E TU?!

È arrivato il momento di rimettersi in gioco ed emergere dalla massa.
Siamo qui per farti brillare,
esci dall'ombra.

4. Illustrazione tradizionale vs. illustrazione digitale

Anche se non si può parlare per valori assoluti, ci sono parecchi vantaggi nell’illustrazione digitale rispetto a quella tradizionale:

  • Livelli: l’artista che si mette all’opera in modo tradizionale lavora su un unico livello, inteso come supporto, a differenza dell’artista digitale che può sviluppare e immaginare differenti livelli e tornare sui suoi passi in qualsiasi momento egli voglia all’interno del processo creativo
  • Colori: il colore è sempre qualcosa di estremamente delicato in ogni progetto. Nel digitale è possibile cambiare colore istantaneamente, testare accostamenti e sfumature, cosa difficilmente applicabile sui differenti “supporti materici” tradizionali. C’è da dire però che le diverse calibrazioni degli schermi fanno variare i colori (anche di molto) da monitor a monitor
  • Spazio: nella sfera tradizionale si necessita di spazio, materiali, illuminazione giusta, mentre per la creatività digitale è sufficiente un PC e un programma che funge da “studio virtuale” da cui si può lavorare da qualsiasi parte del mondo
  • Ridimensionamento: una volta completata l’illustrazione, il creativo digitale può, nella maggior parte delle volte, riproporla ingrandita o rimpicciolita a piacere, senza doverla rifare
  • Copie: nel mondo digitale è possibile replicare la propria illustrazione infinite volte
  • Supporti: è possibile applicare l’illustrazione digitale su innumerevoli supporti fisici e modelli virtuali (mockup).